Le Logge

PIUS II PONT MAX GENTILIBUS SUIS PICCOLOMINEIS, ossia “Pio II Pontefice massimo ai suoi parenti Piccolomini”.

La grande scritta che corre sull’architrave della facciata spiega chiaramente l’origine di queste Logge, fatte costruire nel 1462 dal Papa senese Enea Silvio Piccolomini all’architetto senese Antonio Federighi per dedicarle alla sua casata e a tutti i componenti della sua famiglia.
Da un punto di vista architettonico le Logge del Papa presentano una facciata in travertino con una struttura con tre grandi e maestose arcate in stile rinascimentale, sorrette da colonne con capitelli corinzi.
Difronte sorge il Palazzo Piccolomini, attuale sede dell’Archivio di Stato, che venne però iniziato sette anni dopo e che rappresenta il più nobile esempio di architettura rinascimentale a Siena.
Proprio a fianco delle Logge del Papa, c’è la chiesa di San Martino, con la facciata che risale al 1613, opera di Giovanni Fontana, ed un campanile che venne invece terminato oltre cento anni dopo, nel 1738.
All’interno due opere importanti: la Circoncisione di Guido Reni (1636) sullo splendido altare marmoreo dedicato alla famiglia Gori e la Natività di Gesù di Domenico Beccafumi, fra le più belle opere dell’artista senese.
Questo spazio monumentale a cielo aperto, oltre a rappresentare il cuore architettonico del territorio del Leocorno, è anche il palcoscenico scelto dalla Contrada per celebrare i trionfi riportati sul campo. E’ infatti nello spazio antistante queste maestose opere che il Leocorno organizza la famosa cena della vittoria riuscendo a mettere a sedere all’incirca mille commensali.